Come si diventa un investigatore privato? Una domanda lecita da parte dei giovani che ambiscono a una carriera lucrativa ed entusiasmante nel mondo dell’investigazione.
In effetti, quello di investigatore privato è un lavoro che i giovani stanno considerando sempre di più.
Sebbene non esista un censimento ufficiale delle agenzie investigative operanti in Italia, una recente stima parla di circa 3.000 agenzie nel Paese, tra cui l’Agenzia Investigativa Caserta.
La maggior parte di questi professionisti è autorizzata dalla vecchia legge del 1931, ora sostituita da una mini-riforma più moderna.
Tuttavia, in questa sede esamineremo i passi fondamentali per diventare investigatore privato e i corsi di formazione da intraprendere.
Chi è e cosa fa l’investigatore privato
Il lavoro reale degli investigatori va ben oltre quello che solitamente si vede nelle serie TV e nei film. Gli investigatori sono professionisti con molte competenze informatiche e legali.
Prima di comprendere come diventare investigatore privato, vediamo più da vicino chi è un investigatore e quali sono le sue principali mansioni.
Il lavoro di un investigatore privato richiede una serie di competenze. Infatti, un buon detective deve avere una formazione tecnica e fisica, comprendere le tecnologie informatiche e conoscere una o due lingue se deve lavorare all’estero.
È anche importante che sappiano usare gli “strumenti del mestiere”, come le apparecchiature per la raccolta di prove fotografiche e video.
Si tratta di un lavoro molto delicato che richiede sicuramente la conoscenza delle regole di riservatezza e di tutte le leggi legate al mondo delle indagini.
Ad esempio, un investigatore privato deve lavorare sia con individui che con aziende, indagando sull’adulterio o sulla contraffazione del brand aziendale.
Come diventare investigatore privato
Vediamo adesso come diventare investigatore privato secondo le procedure stabilite dalla legge italiana.
Innanzitutto è necessario possedere una laurea magistrale in economica, giurisprudenza, un master in scienza dell’investigazione o in criminologia, quindi sottoporsi a un tirocinio triennale e a una riqualificazione professionale ai sensi del Decreto Ministeriale 269/10.
Secondo questo decreto, è possibile distinguere tra informatori commerciali titolari di istituto, informatori autorizzati dipendenti, investigatori privati titolari di istituto e investigatori autorizzati dipendenti.
È doveroso sottolineare che per diventare investigatore privato è necessario avere almeno tre anni di formazione in un campo come le scienze politiche, il diritto o l’economia.
È inoltre obbligatorio essere un investigatore privato autorizzato da almeno cinque anni e aver esercitato la professione per almeno tre anni come tirocinante.
Infine, nel campo delle investigazioni private, è obbligatorio seguire un corso di aggiornamento organizzato da un istituto riconosciuto dal Ministero dell’Interno.
Va inoltre ricordato che una persona non deve avere precedenti penali per poter accedere alla professione.
Il percorso di studi
Come detto in precedenza, per diventare investigatore privato è necessaria almeno una laurea triennale. Per acquisire conoscenze utili a questa professione, si possono seguire un Corso di Laurea in Economia Aziendale e Management e un Corso di Laurea in Giurisprudenza.
Il Corso di Laurea in Economia e Management mira a fornire agli studenti una conoscenza reale dell’economia, del commercio e del diritto.
In modo particolare, si approfondisce la metodologia di analisi e di interpretazione critica delle strutture e delle dinamiche di un’azienda.
Questo corso triennale fornisce una conoscenza di base dei vari settori dell’economia e della gestione delle imprese pubbliche e private, ma anche delle tecniche quantitative e dei metodi propri della Matematica che viene applicata in ambito economico, nonché della Statistica e della Matematica finanziaria.
Il Corso di Laurea in Giurisprudenza è di natura diversa e utilizzano metodi e metodologie basate su casi concreti in relazione a questioni che aiutano gli studenti ad apprendere elementi di base della cultura giuridica nazionale, internazionale ed europea, nonché a comprendere e apprezzare i principi e le istituzioni del diritto positivo.