Uno stalker è una persona, maschio o femmina, di qualsiasi età, che perseguita una seconda persona.
Uno stalker è una persona, maschio o femmina, di qualsiasi età, che commette molestie nei confronti di un’altra persona con o senza coinvolgimento emotivo o professionale, indipendentemente dal fatto che quella persona sia un membro della famiglia o meno in un periodo di tempo; se avete un minimo sentore di essere stolkerati, potete rivolgervi alla nostra agenzia investigativa che grazie alla professionalità del nostro investigatore privato a napoli saprà sicuramente come aiutarvi.
Nella maggior parte dei casi, lo stalker è un ex partner che non può accettare la fine della relazione e vuole cercare di riconnettersi con la vittima o vendicare il male subito, reale o immaginario spesso, però, lo stalker si rivela essere solo un amico, un collega, o anche un estraneo che vuole instaurare con la vittima una relazione, spesso di natura emotiva o sessuale.
Nel secondo caso, di norma, si tratta di persone che hanno gravi difficoltà di comunicazione e interazione, a causa delle quali non possono avviare relazioni interpersonali gioiose tra loro.
Ci sono partner che accettano persecuzione aggressiva e violenta dopo la separazione, spesso mostrano segni di tendenze per sublime e arrabbiati in alcune situazioni e/o stress della vita ogni giorno.
A volte il comportamento di persecuzione viene eseguito da persone con disturbi mentali legati a una forma di realtà della realtà (principalmente disturbi mentali, disturbi della personalità, disturbi ossessivi, schizofrenia; meno depressione, ansia o disturbo bipolare; spesso una combinazione di abusi).
Ciò che li incoraggia a credere fermamente nell’esistenza di relazioni emotive (in effetti no) con la vittima o nella capacità di impostarli.
Questo tipo di stalker include, ad esempio, pazienti di psicoterapeuti o assistiti da assistenti psicosociali, che distorcono la relazione di supporto e cura rivolgendosi a Preferire l’attenzione ai bisogni e l’aiuto fornito come espressione di preoccupazione emotiva piuttosto che una relazione interpersonale empatica nell’ambito dell’attività professionale.